Cura della sciatica con salasso venoso e altre pratiche tradizionali empiriche.
(Il Dr Carlo Stramenga delle metodiche sotto descritte pratica solo il salasso venoso nella sciatica )
La “medicina
tradizionale”, cioè quelle pratiche che si tramandano negli anni, pur costituendo
un patrimonio dalla efficacia non trascurabile, da sempre è stata ignorata
dalla medicina ufficiale; probabilmente perché non sono mai stati forniti
risultati condotti con studi che abbiamo criteri di scientificità. La mancanza
di studi quasi sicuramente è da ricollegare al fatto che, dietro queste pratiche, non ci sono gli interessi delle case farmaceutiche.
Illustriamo
alcuni esempi di “medicina tradizionale”.
Trattamento della sciatica con il salasso venoso ( argomento trattato anche in altra sezione di questo sito)
La sciatica, in termini medici più appropriati, sciatalgia, lombosciatalgia,
nevralgia del nevo sciatico, veniva trattata con la incisione di una vena a livello del malleolo esterno. Metodica questa
per anni in mano ai monaci che in realtà senza saperlo praticavano una
incisione su uno specifico punto d’agopuntura.
L’incisione del 60V (vescica), provoca una fuoriuscita di sangue e una “dispersione” (perdita d’energia).
Infatti, come riportano tutti i testi classici dell’”Agopuntura Cinese” e come
ben sa, chi ha studiato queste scienze millenarie, i protocolli terapeutici di
agopuntura prevedono sempre, in caso di sciatica, la dispersione energetica,
mediante manipolazione lenta dell’ago, o stimolazione dello stesso con
elettrodo positivo del Punto 60V.
(da altro sito)……. “Vengono
a configurarsi pertanto, precise basi scientifiche, anche per un trattamento
empirico e apparentemente magico, quale può apparire a prima vista un
profano, il salasso in caso di sciatica.
Non ci è dato sapere però, se il trattamento terapeutico in questione sia nato autonomamente in occidente o si sia originato da precedenti e antichi contatti della civiltà occidentale con la cultura Taoista orientale. Ma ancora non basta; sono almeno altre due le motivazioni del valore medico-scientifico e dell’efficacia di questa antica pratica terapeutica : il salasso retromalleolare viene a scaricare o decongestionare materialmente il circolo venoso refluo della Safena Esterna, sovraccarico di tossine, fibrinogeno, prostaglandine, bradichinine, ed altri mediatori chimici derivanti dall’infiammazione del nervo sciatico;
Con il salasso, piccoli quantitativi di sangue venoso, sovraccarico di
materiali tossici di derivazione infiammatoria, vengono a contatto con il
tessuto connettivo del derma sottoepidermico (cosa che normalmente non avviene,
perché il sangue scorre nei compartimenti vasali), venendo per così dire a
costituire una stimolazione antigenica da corpo estraneo, il sistema
immunitario ( che nel derma ha sede anatomica) ad una risposta anticorpale
cellulo-mediata, o comunque difensiva, di cui può giovarsi l’organismo per
superare la malattia.
Viene ad attuarsi così, in maniera naturale e fortuita, quello che
artificiosamente viene attuato o definito in “omeopatia”, come “Isoterapia
Sanguigna” o “Autoemoterapia”, consistente in definitiva in un prelievo di
sangue venoso, da reinoculare sottocute o intramuscolo, puro o miscelato a
farmaci omeopatici ed omotossicologici, al fine di modulare e indirizzare la
stimolazione antigenica e la risposta immunitaria normale e cellulo-mediata
dell’organismo.Appare ben evidente quindi, come una procedura terapeutica di
medicina tradizionale apparentemente empirica e superficiale, quale può
apparire il “salasso venoso” del territorio della vena Safena esterna, in caso
di sciatica, ha in realtà precise basi scientifiche che la sostengono e ne
giustificano l’efficacia clinica, la diffusione e il tramandarsi nel tempo.”
Cura della sciatica con la cauterizzazione auricolare
Anche questa antica procedura terapeutica della “medicina tradizionale” o “popolare”,
alquanto bizzarra, per il trattamento della sciatica, risulta meno diffusa ma
non meno efficace del salasso.
Trattasi di una metodica, meno
diffusa in Italia, ma molto praticata tra le popolazioni nomadi dell’est
europeo e importata dall’oriente durante gli spostamenti migratori.
Consiste, nella cauterizzazione, mediante un metallo arroventato. …. “Si effettua sulla porzione terminale della radice inferiore dell’antelice, in un punto corrispondente sulle mappe auricolari dell’agopuntura cinese al Punto 45 d’Auricolopuntura, che va punto sempre, in caso di sciatica, sull’orecchio corrispondente al lato dell’arto dell’interessato”.
Questo punto, il “45 auricolare” o “punto
sciatica” utilizzato dagli agopunturi, ha, come dimostrato dal francese M.
Noger, delle connessioni riflesse con il rachide lombosacrale
….”Ecco allora che anche questo trattamento terapeutico tradizionale, all’apparenza estremamente empirico ed infondato, mostra una sua insospettata base scientifica che ne giustifica la diffusione”.
La coppettazione
Altra metodica, per curare i dolori, molto diffusa in America, tra gli sportivi e gente dello spettacolo, è la cupping terapy (coppettazione). Questa metodica fa ricorso alla fuoriuscita di sangue tramite delle coppette riscaldate che appoggiate sulla cute dei pazienti nelle zone dolenti; raffreddandosi creano un sottovuoto risucchiando sulla superficie cutanea sangue o con sistemi di sotto vuoto che a sua volta ne può facilitare la fuoriuscita con delle piccole incisioni.