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Dolore lombare: l'altra faccia del mal di schiena.

Dolore lombare: l'altra faccia del mal di schiena.

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Dolore lombare: cause e terapia


Lombalgia  viene definito il dolore che colpisce la regione lombosacrale. Se il dolore si irradia all’arto inferiore si parla di lombosciatalgia (sciatalgia, sciatica), o cruralgia. Con questi termini si indicano i distretti corporei in cui si manifesta il dolore senza indicarne le cause. Si è soliti pensare, soprattutto da parte dei pazienti, che alla base di una lombalgia, sciatalgia ci sia un problema di compressione delle radici nervose, da parte di un’ernia o discopatia importante. Se ciò può essere, spesso vero per la sciatalgia o cruralgia, meno vero lo è per le situazioni in cui il dolore è prevalentemente lombare, anche in situazioni dove il dolore è molto forte.  Non a tutti è noto l’esistenza della patologia della “faccette articolari” delle vertebre ( articolazioni zigoapofisarie).  Queste ultime, articolano la vertebra superiore con quella inferiore ( vedremo poi i dettagli), e come tutte le articolazioni possono andare incontro ad artrosi,  o avere problemi a causa di posture incongrue, come può succedere anche nei giovani. In questa ultima situazione, ove c’è un problema della faccette articolari, la manipolazione vertebrale, può avere la sua importanza. Nelle forme radicolari, sciatalgia o cruralgia, ove escluso l’intervento chirurgico, l’approccio terapeutico, oltre che  la terapia tradizionale, può prendere in considerazione, almeno inizialmente, la blanda  mobilizzazione del rachide e successivamente la manipolazione, anche perchĂ© non tutte le radicolopatie ( lombosciatalgia, lombocruralgia) sono dovute a forme compressive.


Anatomia della vertebra

 
Nella foto si vede il corpo vertebrale che Ă¨ la parte ossea, ad alta resistenza alla compressione



Le apofisi trasverse, sono sporgenze ossee. A livello toracico  ha la funzione di  articolarsi con le costole.


L'apofisi spinosa, disposta dorsalmente, funge da punto di inserzione dei muscoli dorsali e dei legamenti, e si presenta particolarmente robusta nella zona lombare dove sono necessarie grandi forze di leva per mantenere la posizione eretta del tratto lombare. 

Le faccette articolari, (Foto sotto) o apofisi articolari ingranano la vertebra superiore con quella inferiore. 

         

Dischi intervertebrali, (foto sotto) sono posti tra una vertebra e l’altra fungono da ammortizzatori. I dischi intervertebrali sono composti da un nucleo polposo, di consistenza gelatinosa, e da un anello fibroso che lo contiene.




Qualora l’anello fibroso dovesse cedere ( vedi immagine sotto), vi è fuoriuscita di materiale del nucleo polposo , dando origine all’ernia discale.

Esempio di ernia (freccia) che comprime la radice nervosa


Vari gradi di ernia discale.

 

Dolori radicolari del rachide lombare

Le forme piĂą note sono sciatica o lombosciatalgia e la cruralgia. Entrambi sono dovuti ad un sofferenza del rispettivo nervo e in genere dovuto ad una compressione, il piĂą spesso da ernia discale. Le due entitĂ  cliniche si distinguono per diversa distribuzione del dolore e per diversi manovre semiologiche per rilevare il nervo interessato.


 

In caso di sciatalgia, il dolore origina dal gluteo ( e può arrivare fino al piede, ( vedi immagine sopra) interessando la faccia laterale e posteriore della gamba. La manovra li Lasègue, ( foto a destra) sollevando l’arto a paziente sdraiato, se provoca dolore, è suggestiva per una sofferenza del nervo sciatico.


Nel caso di cruralgia il dolore si distribuisce  prevalentemente a livello della coscia (fotosopra).  La manovra di Wasserman ( sollevando la gamba a paziente prono), se positiva indica  sofferenza del nervo crurale. Escluso la necessitĂ  di intervento chirurgico, sia nella sciatalgia che cruralgia) si può intervenire con terapia medica,terapia fisica, o terapia manuale ( trattamento chiropratico, mobilizzazioni inizialmente blanda e poi con manipolazioni vertebrali ).


Dolore lombare: l’altra faccia del mal di schiena.

Non tutti i dolori lombari sono da compressione di radici nervose, ed escludere questa componente , potrebbe risparmiare la richiesta di tanti esami inutili.  Esiste infatti, ed è poco nota, la patologie delle “faccette articolari” delle vertebre dette piĂą propriamente articolazioni zigoapofisarie.

 

 

La diagnosi si sospetta sia dalla descrizione del dolore, che facendo praticare al paziente dei movimenti che vadano a mettere in moto le faccette stesse ( articolazioni zigo-apofisarie). Questi sono:

  •  Dolore in sede lombare profondo, spesso prevalente da un lato rispetto all’altro.
  • Dolore riferito all’inguine, alla coscia, alla natica e alla cresta iliaca.
  • Dolore alla digitopressione delle faccette stesse.
  • Aumento del dolore con il movimento di estensione della colonna.
  • Si accentua  tipicamente con i primi movimenti del mattino.
  • Dolore alla rotazione del tronco verso il lato affetto.
  • Aggravamento dei dolori dopo prolungata stazione eretta o posizione seduta.
  • Miglioramento con il riposo a letto.
  • RigiditĂ  della colonna.
  •  Assenza di deficit neurologici degli arti inferiori ,della sensibilitĂ  e del movimento
  • La certezza della diagnosi assoluta però, è successiva alla risposta positiva al blocco anestetico  tramite infiltrazioni delle faccette articolari. 

    Nell’immagine si vede l’ago che infiltra la faccetta articolare interessata dal dolore.

    La terapia della sindrome delle faccette articolari,  si avvale di:

    ·         Trattamenti farmacologici anti-infiammatori

    ·          Trattamento fisioterapeutico integrato. (ossia esercizi ,piĂą educazione posturale).

    ·         Manipolazioni vertebrali mirate

    ·         Infiltrazione delle faccette articolari con cortisone, con benefici di breve durata.

    Denervazione con radiofrequenza tramite posizionamento di ago-elettrodo sotto guida radiologica 

    Immagine: Posizionamento di ago-elettrodo sotto guida radiologica

     Questa ultima metodica, di fatto provoca la neurotomia percutanea della branca mediale (sensitiva) del ramo posteriore del nervo spinale che innerva le faccette articolari. Tale procedura può essere ripetuta.